L’industria è stata individuata come potenziale utilizzatore della tecnologia di stampa. Abbiamo analizzato alcune stampanti adatte a un ciclo industriale

Da parecchi anni i produttori di stampanti hanno individuato l’industria come potenziale cliente per le loro stampanti di grande formato, non solo per sostituire impianti di stampa offset, flessografici o rotocalco, ma anche per rinfrescare i modelli di business spesso dettati dai limiti delle tecnologie analogiche. Ma la produzione industriale non riguarda solo aziende che producono ceramiche, laminati o altro, bensì ha ragione di esistere anche nelle aziende grafiche con una certa esigenza produttiva. Dunque, alcune di queste funzionalità sono di vantaggio per il mondo delle Arti Grafiche e, essendo le stampanti la base tecnologica fondamentale del nostro settore, sulle prossime pagine vi proporremo alcune di quelle ‘industriali’. Sono stampanti di una certa dimensione e dalla produttività elevata, ma -come trattato già in altri articoli- non è solo la velocità a determinare l’adeguatezza di una tecnologia a un ciclo industriale: vi sono altre funzionalità come il workflow di pre-stampa, il color management e la gestione automatizzata del materiale.

La prestampa
La velocitá di stampa è un punto importante per incrementare la profittabilità, ma non l’unico. Un aspetto importante consiste nella scelta e configurazione del workflow di pre-stampa tramite il Rip. È inutile stampare a mille all’ora se la stampante rimane ferma per 30 minuti tra Depositphotos_19365695_originaluna messa in macchina e l’altra! Un front end ben impostato può velocizzare l’elaborazione dei dati, riducendo i tempi di attesa della stampante tra un job e l’altro. Molto spesso, infatti, viene sottovalutato il peso dei dati da elaborare. Un Rip classico elabora riga per riga inviandola in diretta alla stampante, quindi nel caso di file complessi e pesanti questo processo si traduce in tempi di attesa della stampante, che rimane così improduttiva. Più veloce è la stampante e più si aggrava questo effetto. Per questo motivo sarebbe auspicabile anticipare il lavoro tramite una specie di pre-rippaggio, che viene trasmesso alla stampante nel momento stesso in cui il calcolo è concluso. Questo file finale rimarrà a disposizione per eventuali ristampe, ottimizzando ulteriormente i tempi di produzione: funzionalità come la compressione dei dati tramite algoritmi specifici contribuiscono alla riduzione dei dati stampa, velocizzando i tempi di rasterizzazione e trasmissione alla stampante. Queste valutazioni devono essere in primo piano nella fase di acquisto di una tecnologia di stampa, ma potrebbero essere fondamentali anche prima di acquistare una nuova stampante per motivi di produttività.

Color Management
Un altro punto importante consiste nel Color Management. Esso non incide direttamente sulla velocità di stampa, piuttosto standardizza la qualità di output (garantendo una qualità costante). Di conseguenza si riducono facimenti per motivi di reclamo da parte del cliente -che rimane comunque un danno d’immagine- o per scelta interna dell’operatore che riconosce l’errore durante la produzione. Sia nell’uno che nell’altro caso si perde tempo per la ristampa e si spreca materiale: a conti fatti le cifre spesso risultano enormi.

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