Auto, moto, barche … ma anche la Prinoth S.p.A., casa produttrice di battipista, ha optato per il wrapping per rinnovare il look dei loro bestioni
Già il nome suggerisce la potenza: New Bison X. Se li vedi di giorno sono imponenti. Se li vedi di notte, che lavorano per battere le piste, sembrano dei mostri che si arrampicano su pendii inverosimili senza il minimo sforzo. Sono dotati di un motore con più di 400cv, pesano quasi 10 tonnellate, hanno un ingombro di 9×5 metri e sono alti quasi 3 metri. La cabina di guida sembra quello di un veicolo futuristico con sedili Recaro, Joystick di guida, touchscreen multifunzione per non parlare delle prestazioni tecniche come la sterzata sul proprio asse.
La nuova variante per i park, il New Bison X, combina la scena freestyle, ha caratteristiche innovative e conferisce a ogni parco lo stile più adatto. La battipista è stata equipaggiata con attrezzi adatti per la realizzazione di ski park ed è stato richiesto dall’azienda un restyling estetico. La tecnica più idonea è stata individuata nel wrapping. Tra altro non è una novità in casa Prinoth perché già macchinari precedenti sono stati decorati parzialmente tramite pellicole. Ma in questo caso la ricerca per una pellicola adatta è stata più accurata incaricando l’agenzia FormAxiom di elaborare la soluzione più adatta. Alexander Gruber, titolare della Mavis, azienda specializzata nel wrapping e incaricata per eseguire la decorazione, conferma l’accuratezza nella scelta della pellicola per la quale hanno richiesto campioni di pellicole di diversi colori per poter sottoporre al cliente alcuni parti di carrozzeria wrappate e valutate alla luce del sole. La scelta finale era stata fatta tra pellicole 3M e Orafol. Da tutte e due hanno ricevuto 1metro lineare per colore emerso dalla prima cernita al fine di effettuare le varie prove di applicazione soprattutto per scopi visivi.
La garanzia
Un fattore di non poca importanza visto il tipo di veicolo e l’utilizzo a temperature bassissime di -30 e più gradi Celsius, e il continuo contatto con vento, neve e ghiaccio, è la durabilità della decorazione. Argomento delicato visto che i veicoli erano previsti per una fornitura a distanza e quindi un intervento di ripristino in caso di problemi sarebbe impensabile. Ma Gruber risponde in modo molto sereno: «Abbiamo wrappato altri veicoli simili e sono in pista da 4 anni e continuano a tenere. Abbiamo fatto le prime autovetture 9 anni fa e continuano a tenere. Ormai l’esperienza ci ha insegnato che utilizzando materiali di prima qualità e adottando il massimo di accuratezza nell’eseguire il lavoro i risultati sono impeccabili e di lunga durata. Su questo argomento sono più che tranquillo!»
Un altro fattore importante è stato discusso con il cliente fin dall’inizio. Questi mezzi sono stati introdotti in un tour operativo in varie aree sciistiche in tutta Europa e a fine stagione rientreranno in azienda. Verranno quindi comunque spellicolati dopo alcuni mesi di operatività ritrovando una vernice ancora completamente intatta. Vantaggio collaterale di non poca importanza. Se la richiesta fosse stata quella di mantenere la pellicola per sempre – un gatto delle nevi ha una longevità di 2 se non 3 decenni – l’azienda avrebbe consigliato la verniciatura. «Per noi il wrapping è un modo per giocare ed esprimersi con il colore per un periodo limitato. Le pellicole non hanno la resistenza della vernice ed é inutile volerla utilizzare su tutto e per tutto. Deve essere una filosofia ossia un mezzo per raggiungere gli obiettivi di marketing o tendenza a breve-medio termine come lo è stato in questo caso di Prinoth».
Marketing
In tutto e per tutto ci vuole una ragione per fare una cosa – soprattutto quando costa energia e soldi. Il motivo principale per Prinoth di optare per questa decorazione era il raggiungimento di più visibilità e riconoscibilità da parte di operatori e sciatori. I battipista fino a qualche anno fa erano prevalentemente argentati. Con le pellicole si può cambiare il look in modo relativamente semplice e con effetti particolari. Aumentando di conseguenza la riconoscibilità. La risposta alla nostra domanda all’operatore però ha fatto sorridere: «Perché secondo lei Prinoth ha scelto la sua azienda per questo lavoro, definiamolo abbastanza ampio avendo un battipista da wrappare, oltre ad essere un lavoro di grande prestigio avendo in Prinoth uno dei leader mondiali del settore?» La risposta era sincera e nel contempo ha aperto un punto di domanda per il wrappatore stesso: «Mah, non lo so perchè!»
Analizzando la situazione però la risposta c’era. Prinoth si è rivolto alla Mavis avendo scoperto per caso – sottolineo il‚ “per caso” – che a distanza di soli 10 chilometri dalla sede aziendale esisteva un operatore altrettanto bravo al quale avevano affidato i lavori negli ultimi anni ma a distanza di qualche centinaio di chilometri.
Marketing anche questo, ma da parte dell’operatore stesso. Il sito internet é impeccabile, i lavori svolti con riscontri positivi sono tanti e infine il passaparola ha raggiunto un cliente importante: marketing one-to-one!
Alcuni dati
La pellicola è stata scelta tramite i campionari delle varie aziende fornitrici. Da sempre l’azienda lavora bene con i marchi 3M e Orafol. La pellicola scelta per la decorazione della carrozzeria infine era la Serie 1080 della 3M fornita da Spandex. Per ogni veicolo sono stati utilizzati circa 18 metri lineari. La pellicola sagomata della X del marchio è stata invece realizzata con pellicola rifrangente della Orafol e sagomata tramite plotter Summa 160T. La parte della X riservata alla parte del vetro dell’abitacolo/cabina di guida invece è una pellicola one way anche essa della Orafol.
Il tempo di applicazione per ogni veicolo è stato di circa 1 giornata e mezza con 2 operatori.
Alla domanda se sono state fatte prove tecniche relative alla compatibilità delle pellicole sovrapposte per la reazione di dimensione causate dalle temperature, la risposta era analoga a quella di prima: «Se si utilizzano materiali di buona qualità questi problemi non ci sono. Diversa sarebbe la questione se dovessimo utilizzare per motivi di competizione materiali di livello inferiore a prezzi molto più bassi. Ma preferiamo evitare e declinare in tal caso la commessa!».
Alla domanda finale se al battipista fornito a Lillehammer, in occasione dei Giochi Olimpici Giovanili 2016 si staccasse la pellicola, la risposta era molto diretta e decisa: «Questo non succederà!!»
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