Leandro Castelluccia, Hexis Italia, ci racconta la sua visione sull‘uso di pellicole e rivestimenti adesivi nell‘interior decoration

vcr200-v700s-hotel-saint-george-roma-hexis-italia-05Ne abbiamo parlato recentemente: pellicola o rivestimento? In entrambi i casi il mondo dell’interior decoration sembra una grande opportunità, da cogliere e da costruire. Ma come? Lo abbiamo chiesto a Leandro Castelluccia, manager di Hexis Italia, azienda specializzata nella produzione di pellicole e rivestimenti adesivi per settori molto diversi tra loro.

Allestire – Domanda di rito: parliamo di pellicole o rivestimenti?

Castelluccia – Sicuramente di entrambi, perchè in fondo parliamo dello stesso prodotto.  Pellicola e rivestimento hanno la stessa matrice materica. I materiali plastici, quindi il PVC in questo contesto, nascono come materiali rigidi. Per utilizzarli nel nostro settore vengono trattati per renderli morbidi ed elastici, fino ad arrivare a creare film dello spessore di pochi micron. Se teniamo presente questa premessa, appare evidente che non discutiamo di un prodotto o di un altro, ma di come ogni azienda produttrice indirizza la propria ricerca per offrire prodotti che per caratteristiche, destinazioni d’uso e applicazione possono essere diversi. Anche se parliamo di pellicole, quindi materiali più elastici e flessibili, ogni azienda ha le sue specifiche e quindi il prodotto può essere più morbido o meno. Dipende soprattutto dall’uso e dal campo di applicazione a cui è destinato, che si tratti di wrappare un veicolo (più morbido) o di decorare un mobile (più rigido). Anche nella decorazione di interni infatti oggi esiste un’ampia scelta di materiali, con caratteristiche diverse. Normalmente si associa a interior un prodotto più rigido, ma dipende sempre da cosa dobbiamo farci. Per fortuna il panorama è veramente ampio. Esempio: su questa parete era applicata una carta da parati. Nel rimuoverla il muro si è danneggiato, e una pellicola più rigida ha permesso di mascherare il difetto del muro e renderlo nuovamente planare. Se invece avevo necessità di evidenziare la struttura, magari per sottolineare la trama di un mattone, allora avrei applicato un materiale più morbido che segue le peculiarità tridimensionali. Ecco che parliamo sempre di decorare una parete, ma in funzione di cosa voglio ottenere potrò usare prodotti tecnicamente e con prestazioni differenti.hx30ca200b-hx30sqmib-decoration-device-box-hexis-pascal-helaine-france

Allestire – Parliamo di decorazione di interni. A che punto siamo?

Castelluccia – Nel mondo interior, soprattutto in ambito commerciale e contract, la decorazione con pellicole o rivestimenti adesivi è già largamente diffusa, per tutta una serie di motivazioni, sia dal punto di vista tecnico/prestazionale sia da quello emotivo. Più indietro il mondo del residenziale e della piccola media industria. Nel caso delle grandi aziende multinazionali, già la pellicola ha un’applicazione più diffusa, sia perché permette di dare la stessa immagine alle varie filiali, sia perché offre una semplicità decorativa più attenta al brand. Questa differenza è facilmente spiegabile con le necessità specifiche dei diversi comparti. Le attività commerciali, quali i negozi ma anche ristoranti, bar e locali pubblici, sono più attenti all’aspetto di comunicazione, hanno necessità di stupire per catturare l’attenzione del cliente/consumatore. Una pellicola adesiva soddisfa pienamente questo bisogno, dsc_2374e in questi anni i nostri materiali sono diventati una alternativa valida ad altri sistemi, per motivi economici ma anche per la facilità di applicazione, il fatto di non dover interrompere le attività, la semplicità di rinnovare l’immagine. Con la tecnologia e i materiali attuali nel mondo commerciale credo siamo attorno al 50 per cento di conoscenza. In tutti gli altri settori forse siamo al 5%. Questa però è una buona notizia, significa che abbiamo ancora un grande mercato da conquistare. È prioritario diffondere la conoscenza, ma non solo, anche il bisogno. Facciamo un esempio pratico. Uno studio di avvocato o commercialista: in fondo sono anche loro degli uffici pubblici, frequentati da un ampio ed eterogeneo pubblico, ma sono legati a una sorta di clichè classico dal punto di vista decorativo, con le stampe d’epoca, le grandi librerie in legno piene di volumi di diritto, i colori tenui e anonimi. Una soluzione di stile, adatta a quel tipo di ambiente e nel contempo in grado di valorizzare il ruolo “ufficiale” modernizzandone però l’immagine, offrirebbe nuove opportunità a decoratori e stampatori. Un nostro cliente, ad esempio, aveva ideato un rivestimento murale che riportava i codici della costituzione, con una grafica elegante, e proprio in questo ambito ha avuto un buon successo, perchè manteneva l’immagine austera dell’ufficio ma nel contempo ne dava un’immagine più moderna. E come questa ci sono molte nicchie da conquistare È un mercato da scoprire, in parte da inventare. Chiaro che prima dovremmo fare i ristoranti, le pizzerie, i bar, ma con il giusto approccio possiamo offrire soluzioni specifiche per ogni tipologia di ambiente.
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Allestire – Non è solo il prodotto però, serve anche qualcosa in più…

Castelluccia – Sicuramente. Molti stampatori si stanno evolvendo verso una nuova figura più creativa, in grado di sviluppare immagine e decoro anche per terzi. Se parliamo di grandi aziende normalmente il designer assume questo ruolo di creazione, mentre nelle piccole e medie imprese è spesso lo stampatore stesso a svolgere questa funzione, perchè può garantire una visione creativa anche a costi contenuti. Questa è una grande chance per i nostri operatori della visual communication, perché questo servizio di consulenza/creazione di solito è un ostacolo nella scelta dell’utilizzo di questi prodotti. Il prodotto è bello, prestazionale, svolge anche funzioni tecniche precise, ma senza un approccio creativo è solo un materiale da applicare.
Oggi il lavoro va cercato, inventato. La discriminante è il servizio che si offre oltre alla semplice fornitura del prodotto. In questa ottica si può sviluppare anche il mercato del privato, offrendo tutta una serie di lavorazioni e decorazioni che ancora il grande pubblico non conosce, perchè di fatto non sa cosa è possibile fare con una pellicola. Serve dare maggiore informazione, conoscenza di queste possibilità, soprattutto sottolineando il valore tecnico di questi materiali. Non parliamo di adesivi da attaccare ai muri e ai mobili (tipo le stelline che brillano al buio o le foto di orsetti per i bambini), ma di prodotti tecnici che garantiscono anche un livello alto in fatto di prestazione e risposta a specifici problemi e esigenze. Tutti noi notiamo un ambiente decorato di pregio, ma non sempre abbiniamo al risultato ottenuto il prodott_mg_7617o utilizzato e la metodologia.

Allestire – Quindi nuove prospettive; ma anche i prodotti avranno un’ulteriore evoluzione?

Castelluccia – C’è un grande sviluppo in corso, con una ricerca finalizzata al miglioramento non solo dell’estetica del prodotto ma soprattutto sulle funzionalità e sulle prestazioni. L’antibatterico è un esempio in questo senso, come  nuovi materiali in grado di essere utilizzati in ambiti impensabili, tecnici. Le pellicole antibatteriche sono una realtà ma ancora facciamo fatica a far passare il messaggio legato a questa tipologia di materiale. I test, fatti dalle stesse strutture sanitarie, hanno confermato la validità del prodotto, ma in Italia serve sempre che qualcuno metta la prima firma, sfidando la diffidenza e il sospetto. Con il tempo arriveremo a far passare il prodotto come una risorsa, una possibilità, e in quel momento si aprirà un grande mercato, soprattutto nelle grandi strutture pubbliche. Al momento possiamo contare diverse applicazioni del prodotto in ambito privato, per studi medici, dentistici o di analisi. Anche in questo caso abbiamo fatto fatica, perchè non veniva letto come uno strumento di marketing. La risposta che ci veniva data, e ancora oggi sentiamo spesso, è “perché pagare io la salute del mio paziente, che potrebbe ammalarsi anche fuori da qui?” Vero, ma se il cliente capisce che questa attenzione alla salute e al paziente può essere uno strumento da sfruttare anche a livello di immagine, allora si aprono nuove possibilità. Non è un aspetto decorativo, ma un elemento che può differenze dalla concorrenza e quindi diventare un vantaggio.
Molti altri prodotti sono in fase di test e di formulazione, e anche in questo caso si tratta di prodotti che non nascono per dare una risposta estetica, ma per rispondere a precise esigenze tecniche.
hexis-graphics.com/it

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