Si è tenuta il 23 Giugno 2017 la cerimonia di premiazione dei vincitori della decima edizione 2016/2017 del Premio Dedalo Minosse, promosso da ALA Assoarchitetti e dalla Regione del Veneto. Palladiani i luoghi di svolgimento della manifestazione messi a disposizione dal Comune di Vicenza: il Teatro Olimpico, emozionante cornice della cerimonia di Premiazione e il Palazzo Chiericati, sede della Mostra, luoghi che costituiscono un richiamo internazionale per il mondo degli architetti e committenti, che dal Giappone, India, Filippine, gli USA, il Sud America, l’Europa e tutta Italia si sono uniti a questa festa.
Sul palco del Teatro Olimpico, davanti ad un pubblico di 500 persone, sono infatti saliti committenti ed architetti, italiani e stranieri, che hanno ricercato nell’opera che andavano a realizzare un valore per la comunità. A consegnare i Premi personalità del panorama internazionale, istituzioni, sponsor e partner del Premio.
La serata è stata condotta da Alessandra Comazzi, giornalista de La Stampa, assieme all’architetto Giorgio Scianca, direttore responsabile di Archiworld.tv.
Ospite speciale
L’alpinista Reinhold Messner, esploratore e scrittore italiano, noto al grande pubblico per essere stato il primo alpinista al mondo ad aver scalato tutte le quattordici cime del pianeta che superano gli 8000 metri sul livello del mare, spesso da versanti o in condizioni di eccezionale difficoltà (una di queste ha ispirato il film Nanga Parbat), è stato protagonista del Premio Andrea Palladio Italia con il progetto Messner Mountain Museum, per la sua promozione della cultura della montagna.
Tra i committenti premiati spiccano nomi di grande rilievo, quali il Birmingham City Council, Comune di Salerno, Confederazione Svizzera, Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze, Région Hauts de France, Reinhold Messner.
Architetti premiati
Tra i nomi noti del panorama mondiale come Dante O. Benini, Mecanoo architecten, Natalini
Architetti, Philippe Prost, Volker Giencke & Company, Zaha Hadid Ltd, presenti accanto a giovani architetti Under 40, che rappresentano il 25% del totale di questa edizione, tra i quali EDAA Luis Arturo García, Juan Hernández, DEMOGO studio di architettura con gli architetti Alberto Mottola, Simone Gobbo, Davide De Marchi.
Il punto di forza del Premio Dedalo Minosse risiede, infatti, oltre che nel porsi come punto d’incontro tra la cultura architettonica contemporanea e la società, anche nel consacrare accanto ai grandi progettisti, nomi ancora poco noti, ponendo in luce il ruolo di arricchimento sociale apportato dal committente, nel promuovere l’attività progettuale dei giovani quale futuro patrimonio della collettività.
Il Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura è stato assegnato quest’anno a Philippe Prost per la realizzazione dell’opera “ The ring of remembrance”, un memoriale internazionale sulla collina di Notre-Dame-de-Lorette, che celebra il centenario della Prima Guerra Mondiale, committente la Regione Hauts de France “Un progetto che cerca di sopraffare l’orrore della Guerra attraverso la commemorazione dei suoi combattenti, per ricordarci costantemente l’importanza della pace e offrire all’Europa una pacifica visione del futuro.”, ha spiegato Bruno Gabbiani, Presidente di Ala-Assoarchitetti.
La mostra
Alla premiazione è seguita l’inaugurazione della mostra a Palazzo Chiericati, dove centinaia di persone si sono avvicendate nei suggestivi sotterranei Palladiani del Chiericati Underground dove l’area archeologia e le sale voltate creano un contrasto con l’architettura contemporanea dei progetti selezionati. Il legno delle strutture di allestimento e il policarbonato semitrasparente di tavoli e pareti espositive, si fondono con le luci soffuse dell’ambiente e suggeriscono un’emozione al visitatore. Tutto l’allestimento è sostenibile e riciclabile. La mostra resterà aperta al pubblico dal 23 giugno al 16 luglio.
I 4 Premi Principali
Premio Internazionale Dedalo Minosse, Premio Internazionale Dedalo Minosse Occam U.40, Premio ALA e Premio ALA U.40; i Premi Palladio Italia e Palladio Internazionale; i 10 i Premi Speciali tra i quali il Premio Speciale Stanislao Nievo, dedicato al celebre scrittore ambientalista, il Premio Speciale della Regione del Veneto, il Premio Speciale Confprofessioni e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, i Premi “Design for All”, “L’Arca
International” e “Confindustria Vicenza – Sezione Industriali. Una serie di incontri con alcuni degli architetti internazionali e italiani di fama selezionati della decima edizione del Premio Dedalo Minosse che hanno portato le loro esperienze e si sono confrontati sui temi del fare architettura nella complessità e in particolare sul processo che porta alla realizzazione di opere di successo, dall’idea preliminare sino alla realizzazione, attraverso i vincoli, aspirazioni, esigenze di sostenibilità economica sociale ambientale, con l’obiettivo incrollabile della qualità architettonica. All’incontro, moderato la mattina da Anna Masello, Platform architecture and design, ed il pomeriggio dall’architetto Cesare Maria Casati, direttore de l’Arca International, hanno partecipato Antonio Vescovi, presidente della Sezioni Edili ed Impianti di Confindustria Vicenza, Marcella Gabbiani, direttrice del Premio, arch. Simone Gobbo – DEMOGO studio architettura, arch. Giuseppe Tortato e Giorgia Celli, arch. Edoardo Milesi – ARCHOS Srl, arch. Paolo Posarelli e Stefania Catastini, arch. Fortunato D’Amico per la Fondazione Pistoletto – Cittadellarte, arch. Rinio Buttomesso, arch. Luis Arturo Garcia, arch. Ryuchi Ashizawa, Alexey Dobashin di Krost Concern, arch. Dante Benini e Luca Gonzo, arch. Matias Frazzi e arch. Vaibhav Dimri – Anagram Architects.
La giornata del 22 giugno si è conclusa con la serata di benvenuto organizzata nelle gallerie della Cava Cengelle del Laboratorio Morseletto, sempre in provincia di Vicenza, durante la quale sono intervenuti in anteprima il vincitore del Premio Dedalo Minosse Philippe Prost ed il vincitore del Premio Palladio International, Fernando Zobel de Ayala, che hanno illustrato i loro progetti con William Higgins, Architecture International San Francisco, e Gian Antonio Golin, Prof Estetica e Direttore generale di ARPAI. Moderatore Livia Randaccio, direttore Editoriale di Imprese Edili.
I Numeri del Dedalo Minosse
Quest’anno si è celebrato il ventennale dalla ideazione del Premio Dedalo Minosse, manifestazione unica nel suo genere, che, ci racconta Marcella Gabbiani “Nacque nel 1997 dall’intuizione dei fondatori di ALA Assoarchitetti, che riflettendo sulle difficoltà della professione, ha individuato in chi commissiona l’opera la figura chiave nel processo progettuale e realizzativo.” ed aggiunge “Premiare il committente per promuovere la buona pratica dell’architettura: questo lo scopo del Dedalo Minosse, un premio unico nel suo genere a livello internazionale. Uno strumento per aprire un dialogo interdisciplinare sui processi del costruire, coinvolgendo non solo architetti, ingegneri e progettisti in genere, ma sopratutto i committenti, pubblici e privati che hanno intrapreso un cammino verso la qualità, accompagnati da altre figure fondamentali, quali i costruttori, le aziende produttrici dei componenti, i decisori pubblici, gli esperti di settore, i media.”
Grande è stata la partecipazione a questa edizione: oltre 400 le iscrizioni pervenute, con la partecipazione di quasi 40 paesi da tutto il mondo, tra i quali Argentina, Filippine, Francia, Germania, Giappone, India, Perù, Russia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Vietnam.
Molto ampio e diversificato il target dei committenti composto da aziende (26%), governi e amministrazioni pubbliche (28%), privati (24%) ed enti, fondazioni, associazioni (22%).
L’interessantissimo e complesso panorama di tutte le opere partecipanti ha toccato come sempre ambiti eterogenei: abitazioni (24%), scuole (12%), uffici (8%), luoghi per la cultura (19%), luoghi di culto (5%), edifici produttivi (5%), aree commerciali (2%), spazi per la socialità (3%), strutture turistico/ricreative (3%), spazi verdi (5%), infrastrutture (14%).
La valutazione della giuria non si è basata sulla dimensione del progetto ma esclusivamente la sua qualità, il suo significato, i suoi valori, il percorso che lo ha generato, la spinta innovativa, il valore ambientale, in un concetto di architettura come attività che implica una grande complessità e responsabilità da parte di tutti. Da tale approccio emerge in ogni dedizione una rassegna del fare architettura nel mondo che affianca grandi opere e piccoli manufatti densi di significato e contenuti.