Abbiamo interpellato alcune aziende specializzate nell’esecuzione di lavori con termoformatura. La prima è la Stil Comp snc

Tiberio Magni, Commercial & Marketing Manager della Stil Comp snc ci ha spiegato alcune caratteristiche di questo segmento. L’azienda bergamasca è specializzata nella realizzazione di stampe digitali per diversi settori merceologici, fra i quali l’insegnistica, l’oggettistica, sistemi espositivi successivamente lavorati con termoformatura.

Stampatore per vocazione
La Stil Comp è nata come stampatore ed è rimasta stampatore. Nel corso degli anni si sono moltiplicate le richieste per prodotti termoformati realizzabili per vari motivi tramite la stampa digitale. Fino a quel momento era dominio esclusivo della serigrafia anche perché una discriminante per la stampa digitale su materiale plastico termoformabile stava nella screpolatura dell’inchiostro durante il processo di termoformatura. Durante il Viscom Italia 2013 (tanto per opporci a chi dice che “le fiere non servono a niente!” … quindi prenotatevi le date dal 12 al 14 ottobre per visitare il Viscom 2017) hanno incontrato l’espositore Sign-Tronic, un produttore di inchiostri con sede in Sud Africa, che ha proposto la soluzione a questo problema.
Nel contesto innovativo, l‘azienda nel 2014 ha effettuato l‘installazione di tecnologia di stampa Oce-Canon e assieme al fornitore di inchiostri Sign-Tronic é stata modificata per renderla ‘compatibile’ per la stampa con inchiostri per termoformatura. Fino a poco tempo fa questi inchiostri erano acquistabili direttamente dall’azienda sudafricana ma da poco ha aperto una la filiale italiana, la Craft-Tronic a Rapallo, accorciando i tempi e la distanza con il mercato italiano ed europeo. Gli inchiostri sono stati costantemente migliorati e sono ad oggi alla terza ‘release’.

Il mercato
Questo investimento ha permesso all‘azienda di ampliare i servizi offerti oltre ad ampliare le proposte a nuovi target di clienti. L’azienda non ha ampliato il portafoglio di servizi con la termoformatura ma ha ampliato la clientela proponendosi alle aziende specializzate in termoformatura. Non era semplice convincere un modello industriale del termoformatore dei vantaggi della stampa digitale. Vantaggi come la qualità di stampa sono stati riconosciuti. Ma il grande passo è stato fatto quando la mentalità industriale abituata alle migliaia di copie ha capito la flessibilità data dai fatti tecnici evidenti della stampa digitale: nessun impianto di prestampa, nessun telaio, nessuna messa in macchina e anche la stampa di 100 pezzi è diventata fattibile. Non tanto per ridurre la tiratura annuale ma bensì di frazionarla in lotti mensili riuscendo anche ad adattare la grafica, per esempio, alle stagionalità.
La più grande leva stava però nel perfezionamento della lavorazione che permetteva la finitura senza screpolatura dell’inchiostro. Era questo l’asso nella manica di Stil Comp per alcuni anni. Tiberio Magni conferma: ”Abbiamo messo a punto la tecnologia e gli inchiostri. Abbiamo perfezionato il workflow post-stampa e siamo riusciti a entrare in un nuovo mercato interessantissimo. Eravamo i primi ma non siamo rimasti gli unici. Altre aziende ci hanno seguito e anche la stessa Ocè-Canon ha tentato di vendere le proprie stampanti, le uniche compatibili con questi inchiostri, ai termoformatori.” Ma per natura così come la Stil Comp era stampatore e lo è rimasto, anche il termoformatore non vuole diventare stampatore. Per tirature elevate si rivolge a serigrafi o stampatori offset e per piccoli lotti si è aperta la strada del digitale. La stampa su una commessa di prodotti termoformati incide tra il 10 e il 15% e quindi conviene l’outsourcing. Altra considerazione contro un investimento in tecnologia di stampa digitale è la mentalità industriale delle aziende termoformatrici. I numeri delle commesse non sono 100 o 10 per 100 pezzi. Sono 1000, 5000, 10000 e oltre, diventa improbabile trovare passione imprenditoriale per una tecnologia adatta per piccole tirature. Ma questo ragionamento lo incontriamo lungo tutta la filiera della stampa digitale industriale.

I lavori
I materiali lavorati spaziano dall’ABS, polystirene e PVC termoformabile fino a un formato di 125x250cm con uno spessore di massimo 4cm. Gli inchiostri utilizzati offrono una perfetta conformabilità al materiale che può essere termoformato fino a 10cm di profondità e 90° di inclinazione senza causare deformazioni dell‘immagine o segni di screpolatura nel colore.
Fra i lavori di maggiore impegno Tiberio Magni ci indica i quadranti per orologi da parte di un importante brand internazionale, stampe per insegne termoformate per un istituto bancario o le stampe per distributori automatici. Per questi lavori sono stati realizzati più di 5000 pezzi per singola commessa ed erano delicati per le aspettative qualitative da parte del cliente: la Stil Comp si è proposta con prototipi realizzati con tecnologia digitale che erano di maggiore qualità rispetto alla stampa serigrafica utilizzata solitamente per la realizzazione di questi quadranti. La difficoltà stava nella riproduzione di effetti di chiaro-scuro ed ombreggiature che in mezzitoni e tre/quarti di tono davano un risultato più disegnato e pulito.
Infine, racconta Magni, non sono emerse difficoltà provenienti dalla stampa a raggiungere le esigenze qualitative, ma bensì dall’utilizzo successivo nella lavorazione dei stampati in termoformatura. Nell’utilizzo di stampi in MDF si è verificata l’adesione degli inchiostri alla stampa durante lo strappo finale per staccare il termoformato. Passando poi a stampi in alluminio e resina si è risolto il problema. Altra difficoltà stava nella temperatura di stoccaggio degli stampati soprattutto nel periodo estivo. In ambienti molto caldi la stampa asciuga dopo alcuni giorni e la lavorazione post-stampa doveva attendere l’asciugatura ottimale. L’asciugatura è un processo controllato: deve essere lento ma non deve seccare l’inchiostro perchè screpolerebbe durante la termoformatura.

Standard?
No! Ed eccoci a un azienda che ha trovato un valore aggiunto assicurandosi una fetta di mercato importante. Magni spiega: ”Ogni lavoro ha la sua storia, soprattutto quando devono essere calcolati gli stiramenti, come si può immaginare se si deve stampare un testo su materiale plastico che poi deve essere termoformato a sfera ma la scritta deve rimanere perfettamente orizzontale.”

Hs/ki6

stilcomp.com

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