Manutenzione, assistenza e indicazioni per mantenere in perfetta efficienza il sistema di stampa e valorizzare quindi al meglio l’investimento
L’investimento in un sistema di stampa è un passo importante ma necessario per aumentare produttività e possibilità di business. Tuttavia sono necessari alcuni accorgimenti per valorizzare al meglio tale spesa e mantenere sempre in perfetta efficienza il sistema. Abbiamo chiesto ad alcuni player del settore di illustrarci le modalità sia di manutenzione delle stampanti sia alcuni piccoli accorgimenti per ovviare a problemi e inconvenienti che implicano ritardi della produzione, fermo macchina e uscita del tecnico.
La manutenzione delle stampanti… quali sono le operazioni di manutenzione ordinarie e straordinarie che un operatore può e deve fare in autonomia. Quali però sono quelle per le quali bisogna richiedere un intervento della casa madre.
Cristina Del Guasta, marketing manager MCA Digital – Le stampanti non richiedono manutenzioni giornaliere o settimanali, le uniche manutenzioni preventive che deve fare l’operatore in autonomia sono: lubrificazione del’asse di scorrimento del carrello che la macchina richiede quando la resistenza al movimento è troppo elevata (in condizioni normali viene richiesta ogni 3-4 mesi di utilizzo) pulizia dei fori di aspirazione del piano di stampa (dipende dalle condizioni ambientali e dai supporti stampati, in condizioni normali è consigliata ogni 2-3 mesi) pulizia encoder asse scansione che richiede la stampante. I stampanti richiedono dei Kit di manutenzione che vengono effettuati dal personale tecnico, i kit sono 3 e vengono richiesti dalla stampante in funzione dell’utilizzo.
Giovanni Re, connection manager Roland DG Mid Europe – Nella piramide delle cose da fare per ottenere una stampa perfetta la manutenzione e la pulizia della periferica si trovano al secondo posto, subito dopo la creazione del file.
Ci sono due tipi di pulizia, quella automatica e quella manuale. Le pulizie automatiche vengono effettuate ad ogni accensione oltre che ciclicamente per mantenere i circuiti idraulici sempre puliti e pronti per la stampa.
In base al carico di lavoro, in base alla tipologia della periferica e degli inchiostri caricati, quotidianamente o settimanalmente, si procederà alla pulizia manuale che richiederà non più di 5 minuti per rimuovere eventuali residui di inchiostro ai bordi delle testine, nei capping e nel wiper. Operazione veramente semplice e di veloce attuazione.
Nel caso di una malaugurata occlusione della testina dovuta a mancata alimentazione della periferica o da altre cause, oltre ai cicli di pulizia medium e powerful, consigliamo la chiamata ad un nostro tecnico di zona che saprà indicare al cliente la procedura più idonea alla risoluzione o procedere ad un intervento per poter risolvere il problema.
Claudio Buelli, Product Management Commercial & Industrial Printing di Epson Italia – Normalmente le operazioni che può fare il cliente in autonomia sono quelle di manutenzione ordinaria, perché direttamente legate alla continuità operativa della macchina: cambio cartucce esaurite, eventuale svuotamento dei serbatoi durante la sostituzione delle cartucce esaurite, pulizia periodica giornaliera o settimanale delle parti circostanti le testine di stampa.
La manutenzione straordinaria viene invece svolta solo da personale tecnico autorizzato Epson e comprende, ad esempio: regolazioni meccaniche periodiche sul trascinamento e pretensionamento dei supporti, pulizia e sostituzione parti di consumo per fine vita.
Accorgimenti climatici della sala stampa. Accessori di misurazione e valori (temperatura, umidità…) che sarebbero ideali da avere in sala stampa.
Cristina Del Guasta – La sala stampa dovrebbe avere una temperatura e una umidità tendenzialmente costante compresa tra i 20°C e i 25°C e tra il 40% e il 60% di umidità relativa per poter ottenere la miglior qualità di stampa.
Le stesse condizioni ambientali andrebbero applicate anche al luogo di stoccaggio dei supporti di stampa, perciò sarebbe ideale avere un termometro e un igrometro per tenere le condizioni ambientali sotto controllo.
Giovanni Re – Per quanto riguarda l’ambiente di lavoro e i parametri di temperatura e umidità consigliati, non consiglio tecnologie particolari tranne quella del buon senso. Come si vede nella tabella 1, i range di utilizzo ottimale sono gli stessi di noi esseri umani. Quindi, se l’operatore non sente troppo caldo o freddo e se non è infastidito dall’umidità vuol dire che la macchina è in grado di rispondere al meglio. Se tu stai bene, lei pure. Semplice.
Claudio Buelli – Le nostre stampanti sono progettate per essere posizionate in luoghi con condizioni ambientali che possono differire leggermente da modello a modello, ma che mediamente vanno dai 20 ai 35°C di temperatura con un livello di umidità consigliato fra il 40 e il 60%. Per controllare che i valori siano sempre rispettati è possibile dotarsi di una semplice stazione con termometro e igrometro. Per diminuire la possibilità di avere problemi di funzionamento dovuti a possibili sbalzi di tensione, è sempre buona cosa installare anche uno stabilizzatore della tensione elettrica.
Quali sono le cause più diffuse che compromettono il funzionamento ottimale di una stampante o ne accorciano la durata.
Cristina Del Guasta – Le cause più diffuse che compromettono il funzionamento ottimale di una stampante sono:
condizioni ambientali di stampa non adeguate come ad esempio temperatura troppo elevata o troppo bassa, eccessivo pulviscolo in ambiente, sala stampa troppo piccola o con poco ricambio d’aria
alimentazione elettrica non adeguata alle specifiche richieste o sbalzi di alimentazione.
incuria nella manutenzione ordinaria e straordinaria.
Lorenzo Biondi, Field Engineer Roland DG Mid Europe – La principale causa del malfunzionamento di una macchina è la mancata manutenzione, ovvero la pulizia e la sostituzione periodica di alcuni consumabili come ad esempio wiper, filtri, ecc.
Claudio Buelli – L’utilizzo di inchiostri non originali. L’utilizzo di materiali che non rientrano nelle specifiche minime e massime della stampante (per esempio: troppo pesanti, troppo spessi, superficie di stampa non adatta). L’utilizzo della stampante in ambienti con condizioni ambientali critiche per umidità, polvere, vibrazioni, sbalzi di tensione elettrica, ecc.
L’azienda offre pacchetti di manutenzione?
Cristina Del Guasta – MCA Digital ha un programma di assistenza e diversi pacchetti studiati per rispondere a diverse casistiche per offrire un servizio sempre puntuale ed efficiente.
Lorenzo Biondi – Ci sono diversi pacchetti di manutenzione offerti dall’azienda, in grado di adattarsi a specifiche esigenze del cliente.
Claudio Buelli – Al di la della garanzia on-site standard, Epson offre una serie di pacchetti per l’estensione a 3, 4 o 5 anni on-site, comprendenti o meno le teste di stampa. Questi pacchetti sono acquistabili entro il primo anno di vita del prodotto dal canale di rivendita selettivo o tramite i centri assistenza autorizzati
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