L’effetto ruggine è una nuova richiesta nell’architettura e nel design contemporaneo. E può essere riprodotto su materiali non metallici
Sembra un argomento poco coerente visto il tema precedente delle pellicole magnetiche. Ma uno tira l’altro: ci siamo spostati dalle pellicole magnetiche che hanno necessità di materiali ferrosi per riuscire ad aderire su una superficie che, quando corrode, forma ruggine, a un effetto di corrosione dei materiali ferrosi, laddove l’ossidazione del ferro è favorita dalla presenza di ossigeno e umidità. Normalmente un effetto negativo da evitare nel senso più assoluto. Ma il design contemporaneo ha riscoperto la ruggine – o meglio l’effetto ruggine – come innovativo elemento di decorazione. Ed eccoci arrivati all’argomento.
L’effetto ruggine riprodotto su supporti di praticamente qualsiasi tipo di materiale. Interessante per pannelli, insegne, lettere o loghi decorativi, porte ma anche quadri su pannelli rigidi o su tela.
Non centra niente con la stampa digitale ma centra con la comunicazione visiva e combinare tecniche e tecnologie può portare ad effetti particolari ed unici. Ce lo insegna da parecchi anni Fabrizio Selis della Market Screen Typographic, e chi lo segue lo sa, che il mix tra nella stampa tessile tra stampa serigrafica, transfer e stampa digitale può portare a risultati ed effetti strepitosi. Eccoci con una combinazione per la stampa digitale per creare decorazioni digitali con valore aggiunto.
Campi di applicazione
Le pitture ad effetto ruggine si applicano su superfici in cartongesso, muratura, metallo, legno e plastica. I campi di applicazione sono illimitati perché volendo si trovano possibili impieghi per strutture pubbliche, abitazioni private, uffici, locali pubblici, negozi, showroom, ristoranti, discoteche, pub, hotel, centri commerciali, padiglioni espositivi e fieristici.
Nel nostro caso potremmo pensare a combinare una stampa di un pannello pubblicitario con un effetto parziale arrugginito aggiungendo un effetto di grande impatto. Si potrebbe ipotizzare un insegna che con un materiale tecnologico e la ruggine susciterebbe l’effetto WOW per la combinazione dei contrasti sia cromatici che visivi. Un quadro stampato su materiale caldo come il legno potrebbe essere altrettanto entusiasmante trovando per esempio chiodi – stampati o veri – con una colata di ruggine.
Di seguito vi presentiamo 3 aziende che propongono prodotti adatti per realizzare un effetto ruggine.
La ruggine in pittura
Oxydecor-Oxyrust proposto dalla Isoplam srl di Treviso è una vernice effetto ruggine che permette di realizzare magnifiche superfici verticali del tutto simili nell’aspetto ai pannelli ossidati di acciaio Corten.
Il vantaggio di utilizzare la pittura al posto delle tradizionali lastre in acciaio è il notevole risparmio sul costo del materiale e dell’installazione. Il costo è ovviamente molto ridotto e la lavorabilità con le nostre tecnologie – sia di stampa che di taglio ed incisione – è praticabilissimo. Con questa pittura è possibile creare un effetto arrugginito anche su materiali non metallici come il legno, la plastica o l’intonaco che per le loro caratteristiche chimiche e fisiche non possono subire processi di ossidazione.
Come si applica
Non ci sono particolari difficoltà di applicazione. Il supporto deve essere pulito e ben coeso. L’applicazione del primer (Deco Primer Finish e Oxyrust Primer) avviene a rullo o a pennello. Poi segue l’applicazione a pennello, rullo o spatola di 2 strati di Oxyrust Paint. Ad asciugatura quasi ultimata applicazione a spruzzo, tampone o spugna, in maniera disuniforme, dell’ossidante Oxyrust Oxidant. Nel penultimo passaggio, ad asciugatura ultimata, avviene l’applicazione a spruzzo in maniera uniforme su tutta la superficie dell’attivatore (Oxyrust Activator) concludendo tramite rullo o pennello con 2 strati di protettivo (Oxyrust Protection).
La ruggine a spruzzo
Un pigmento applicabile tramite pistola a spruzzo viene proposta dalla Adler Lacke austriaca. Un materiale reperibili in Italia presso parecchi punti vendita elencati sul sito aziendale.
I supporti adatti a un trattamento sono tanti: pannelli compositi, laminati, pannelli MDF ecc. L’applicazione avviene in 4 fasi: il primo passaggio viene fatto applicando uno strato di Pigmopur in tonalità Ral7016 e un grado di lucentezza G50. Contiene inoltre un 10% di una pastella strutturale poliuretanica che permette l’effetto tattile. Dopo un asciugatura di 5 ore si procede con una spugna impregnata della vernice W30 tonalità Piemonte e un altro passaggio con la tonalità più chiara Perugia che simulano le macchie della ruggine. Quest’applicazione viene effettuata finchè si raggiunge l’effetto desiderato. Il passaggio conclusivo avviene dopo l’asciugatura – dopo 8-10 ore ma non oltre 24ore – applicando una verniciatura finale per dare l’effetto desiderato di lucentezza o opacità.
La vera ruggine
La ditta milanese Flockcart srl è un’azienda nata nel 1961 producendo carte vellutate per cofanetti per gioielleria e posaterie. Nel corso degli anni si aprirono le porte del settore dello spettacolo televisivo come quella dell’ormai lontano e storico Carosello. E da allora l’azienda lavora per rendere reali e concreti le visioni di registi, scenografi, stilisti, fotografi, pubblicitari e vetrinisti. Forse da ora in poi possiamo aggiungere anche stampatori o ancora meglio decoratori digitali.
La Flockcart srl ha aggiunto un tocco di scientificità all’argomento ruggine. Ruggine è ruggine, è marrone… punto e basta. No! La Flockcart srl ci ha aggiunto due tipologie: la ruggine Azteca e la ruggine Latina.
Come si applica
Iniziamo per patriotismo con la ruggine Latina: indifferente se la struttura è in polistirolo espanso, o in plastica, vetro, legno o gesso. Si tratta di un prodotto totalmente a base acqua in grado di creare vera ruggine su qualsiasi supporto, di qualunque materiale e con una qualsiasi forma.
Sulla superficie si stende a pennello una mano del componente A (collante reattivo) come se si volesse realizzare una verniciatura. Subito dopo, si sparge a secco la miscela di polveri B, sino alla totale copertura della superficie ancora fresca utilizzando setacci o fonti d’aria.
Dopo la perfetta asciugatura di circa 4 ore si sgocciolano in modo irregolare con l’ausilio di un pennello l’ossidante N°3 che darà dei toni di ruggine marroncino/rossiccia e N°4 per i toni di ruggine giallo/brunito. A distanza di circa 48 ore la superficie si riempirà di ruggine vestendo le superfici trattate con colori caldi, in modo naturale. L’effetto nel corso del tempo cambia, diventando a volte più spesso, più ricca di efflorescenze, scurendosi o schiarendosi a secondo dell’umidità ambiente. Per fissare gli effetti ottenuti occorre applicare una mano leggerissima di Idropakolack 90 utilizzando un vaporizzatore da fiorista.
La ruggine Azteca aggiunge i toni verde ed azzurri di rame. L’applicazione avviene in modo simile alla ruggine Latina aggiungendo l’applicazione a macchie irregolari dell’ossidante N°5 che darà i toni di ruggine azzurro bluastri con tendenze più o meno decise verso il verde.
Si applica inoltre sempre a macchie irregolari l’ossidante n°6 che darà i toni di ruggine azzurri tendenti al verde salvia.
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