Una bella grafica, una stampa accattivante: ma come esporla? Distanziatori, ganci, binari e altre soluzioni per valorizzare le stampe

Vi è mai capitato, girando per fiere, negozi, locali, di vedere il classico cartello stampato con la ink-jet dell’ufficio e applicato con il nastro adesivo alla parete, alla porta di ingresso, alla vetrina? Terribile. Purtroppo non è così raro. E se si tratta del classico “ricerca agenti” o dell’orario di apertura dell’attività, poco male. Basterebbe poco, sia chiaro, ma ci si può passare sopra. Quello che invece dispiace è vedere stampe anche di pregio, magari su materiali “nobili” come alluminio, plexiglass o vetro avere lo stesso destino: appiccicati come capita. Quello che sorprende è che il mercato oggi offre veramente una varietà e completezza di soluzioni che non hanno neanche costi così elevati. Da capire se, il difetto, sta nella proposta dello stampatore o nella pigrizia del cliente. Noi crediamo che sia a metà strada: lo stampatore, da un lato, deve già lottare contro le richieste a volte assurde del cliente per offrire un prodotto di qualità a basso costo; il cliente si preoccupa più di ottenere il massimo spendendo il meno possibile, e non pensa proprio a come la stampa realizzata possa essere esposta. Naturalmente parliamo di casi limite, ma non sono così rari. Tutti gli stampatori, infatti, che siano aziende specializzate in comunicazione visiva o il piccolo service hanno naturalmente la loro scelta di soluzioni per esporre il prodotto, che si tratti di un sistema per appendere a muro, per applicare a parete o per esporre sul bancone. La scelta è veramente ampia e diversificata, ma anche in questo settore non mancano le nuove proposte e soluzioni specifiche per la destinazione d’uso a cui si rivolgono.
Abbiamo fatto una piccola ricerca in questo senso, e sostanzialmente direi che potremmo classificare questi sistemi in quattro grandi famiglie: distanziatori, ganci e corde, supporti per pannelli e teli indoor, soluzioni particolari.

 

Distanziatori e binari
Nati per l’applicazione invisibile di targhe e placche (quindi per il mondo della segnaletica), questi prodotti rappresentano la soluzione perfetta per la valorizzazione della stampa in modo invisibile o quasi. Sono normalmente realizzati in metallo (acciaio e alluminio) e vengono normalmente utilizzati per stampe su materiali rigidi, come Forex, materiali plastici trasparenti, Dibond, o pannelli sandwich leggeri. Hanno normalmente forma cilindrica e spessore ridotto, si compongono di due parti, una applicata mediante vite a muro e l’altra avvitata tramite un piccolo foro sul pannello. In questo modo sulla parte stampata rimane solo un piccolo “bollo” che provvede al fissaggio della stampa, può facilmente essere rimosso e presenta diverse tipologie di finitura. Infatti oltre ai colori classici metallici sono disponibili praticamente tutti i colori (Ral) o possono essere trasparenti.
Una variante di questo sistema è costituito dagli spider, vale a dire ganci studiati in particolare per il vetro che permettono la creazione di vere e proprie pareti potendo anche decidere l’eventuale distanza tra un pannello e l’altro. Gli spider vengono molto usati in architettura, soprattutto per la creazione di facciate continue e ventilate, ma anche in allestimento stand fieristici proprio per creare pareti composite con pannelli rigidi o in vetro stampati.
Una ulteriore variante dei distanziatori è costituita dai binari a filo metallico. Questi sistemi sono largamente impiegati nel mondo dell’arte, perchè consentono di esporre quadri e opere pittoriche senza andare a intervenire su cornici e tele: in questo caso, infatti, il distanziatore viene applicato sul retro delle tele (delle cornici) e tramite un foro trasversale consente lo scorrimento lungo un filo di acciaio, con un sistema di blocco a vite per posizionarlo in modo fermo. Il filo normalmente viene ancorato a soffitto e pavimento, oppure a parete tramite apposite staffe. Il vantaggio in questo caso è dato dalla possibilità di modificare il posizionamento dei quadri e dei diversi oggetti esposti, senza dover ogni volta variare il punto di ancoraggio nel caso di sostituzione dell’opera. Sono sistemi molto usati anche in ambito museale. Sono stati recentemente proposti anche sistemi che utilizzano barre metalliche rigide, di spessore ridotto, che tramite applicazione di magneti all’oggetto da esporre permettono un ricambio veloce dei soggetti. In questo caso sono utilizzabili anche supporti più flessibili, mantenuti in tensione con l’attento posizionamento del supporto.
Vediamo il parere di alcuni protagonisti del settore.
Stefano Scipioni – Eurmoma. “I sistemi di fissaggio presentano diversi vantaggi pratici ed estetici, uno su tutti la facile installazione e usabilità: consentono infatti di poter fissare diversi tipi di materiali diversi tra loro in modo permanente o removibile.
La libertà di scelta che offre la gamma Eurmoma consente di poter optare per scelte più o meno ricercate a seconda dell’effetto che si vuole ottenere, in special modo per quanto riguarda i distanziatori: disponibili in decine di finiture e modelli diversi, consentono di fissare con stile pannelli e targhe di diverso materiale e su diversi tipi di supporto.
Anche sui biadesivi la scelta è vasta, con prodotti dalla forza adesiva più o meno forte adattabili a materiali diversi; il principale vantaggio nell’utilizzo di un biadesivo è quello di risparmiarsi chiodi e fori ottenendo un risultato molto spesso anche più efficace. Proprio per questo sono sempre più utilizzati anche nell’interior design, dove consentono di realizzare progetti esteticamente raffinati.
I sistemi di fissaggio a sospensione con cavi o tubi d’acciaio consentono di poter fissare tasche e targhe di diverse dimensioni in cui esporre messaggi pubblicitari facilmente sostituibili; sono progettati esclusivamente per un utilizzo indoor per contesti pubblici di qualsiasi tipo: hotel, bar, ristoranti, uffici vendita, POP, POS e così via.
Anche i sistemi magnetici consentono un’ampia libertà di applicazioni, soprattutto in abbinamento a quelli adesivi: la gamma Eurmoma dispone di magnetico adesivo ordinabile in qualsiasi spessore e lunghezza a seconda delle esigenze di utilizzo, per poter fissare su superfici metalliche diversi tipi di portamessaggi”.
Adi Linter, cofondatore KD: “I sistemi di fissaggio sono ovunque, perché sempre più forte è il bisogno di aziende e persone di gridare la propria presenza sfruttando l’aiuto di supporti pubblicitari. In questo senso non si può più parlare di ambiti di utilizzo. Mentre crescono le esigenze, il miglioramento tecnico costante del fissaggio è fondamentale per ottenere ottimi risultati. L´invisibilità del sistema, le tecniche antimanomissione, il design particolare nonché i sistemi per rendere il montaggio davvero veloce per l’artigiano sono da sempre al cuore della ricerca KD. Il futuro del fissaggio interessa tutte queste caratteristiche, che già rendono uniche sul mercato moltissime delle nostre soluzioni.
La finalità puramente decorativa del fissaggio si sta rafforzando in modo sempre più evidente. Pensiamo all’avvento della segnaletica come elemento di design presso alberghi e uffici, oppure al successo dei supporti per il grande formato nel settore dell’arredo di interni. Il distanziale è il gioiello che valorizza la targa, ecco perché KD continua ad investire in bellezza, oltre che in praticità e qualità.
Qualità, su questa non è possibile chiudere un occhio. In questo senso, è un peccato costatare l’alta presenza sul mercato di fissaggi scadenti prodotti in Cina. I fissaggi KD sono sviluppati e prodotti esclusivamente nel nostro Paese. Il made in Italy deve essere supportato e affermato. Noi lo facciamo ogni giorno perché vogliamo garantire il meglio”.

 

Ganci e corde
Sempre nel campo della comunicazione visiva, corde, ganci e tiranti non sono certo una novità assoluta. Inizialmente nati per il tensionamento di teli per la comunicazione in esterni, questi sistemi prevedono l’occhiellatura del materiale stampato per una migliore gestione dei carichi statici. Recentemente abbiamo visto, proprio per questo settore, proporre anche un sistema di tensionamento che lavora con una semplice puleggia: l’operatore, azionando un meccanismo a rotella, può facilmente fare la sostituzione di teli anche di grandi dimensioni.
Anche le corde seguono questo principio, e permettono di mantenere il prodotto stampato su supporto flessibile in tensione e dunque planare. Il concetto è quello normalmente usato anche nel campo delle architetture tessile con le vele e le tensostrutture, con i teli spalmati in PVC vengono di fatto sottoposto a carichi statici e plasmati anche nella forma grazie a tiranti in acciaio fissati normalmente a parete o su appositi sostegni (nel caso di vele di piccole dimensioni). Nel mondo della grafica questo concetto è stato applicato soprattutto nella comunicazione in esterno o per il posizionamento di banner e bandiere.
Nulla vieta chiaramente di impiegare tali sistemi anche per utilizzi indoor, ma il mercato oggi offre talmente tante soluzioni alternative che non si vedono di fatto molto. Sono state però migliorate e miniaturizzate, proprio per questo tipo di utilizzo.

 

Supporti per applicazioni indoor
Parliamo in questo caso dei molti sistemi pop up, dei display e dei cassonetti luminosi, dove normalmente il soggetto stampato viene realizzato su teli, backlight, pannelli leggeri.
Per applicazioni indoor normalmente il telo stampato viene accoppiato con una piccola striscia di materiale siliconico, che viene poi inserita mediante pressione in appositi profili perimetrali. Questo è uno dei sistemi maggiormente utilizzati anche per la costruzione di cassonetti luminosi, e permette una rapida e semplificata sostituzione del soggetto grafico (e la facile ispezione dei sistemi illuminanti nel cassonetto). Unica “difficoltà” è che il materiale stampato deve essere accoppiato con la striscia siliconica. Nel caso di materiali più rigidi il fissaggio può avvenire attraverso l’applicazione di una striscia magnetica (che va a posizionarsi direttamente sul telaio metallico) o con sistemi a incastro maschio/femmina normalmente in materiale plastico. Anche in questo caso occorre dotare la stampa dell’apposito elemento fissante (che si tratti di striscia magnetica o della parte maschio del sistema di aggancio). Un altro sistema è quello delle strisce adesive riposizionabili (per intenderci quelle sviluppate da 3M per molti settori di applicazione): in questo caso il materiale stampato non necessita di alcun trattamento o dotazione aggiuntiva e viene applicato semplicemente posizionando la striscia adesiva sul retro del materiale e applicato a pressione sul supporto (muro, mobile o vetro che sia). Una soluzione invisibile e pulita, particolarmente indicata per materiali rigidi o con effetti tridimensionali, che quindi non hanno una superficie esterna semplice da gestire con una cornice o la creazione di un sandwich. Forse il limite è dato dal peso del materiale, anche se stiamo parlando di situazioni con materiali leggeri e dunque senza particolari problematiche.

 

Soluzioni particolari
Fino ad ora abbiamo preso in considerazione i sistemi maggiormente diffusi e impiegati, nati soprattutto nel mondo della comunicazione visiva e impiegati in seguito anche in altri settori come quello della decorazione di interni. Il presupposto era che il materiale stampato necessita di dover essere applicato a una superficie. Tuttavia lo stampatore moderno oggi si sta confrontando sempre di più con settori che prevedono molta fantasia e creatività, soprattutto se si parla di decorazione di interni e design. In questo caso l’evoluzione dei sistemi di stampa e degli inchiostri permette di stampare direttamente una gran parte dei materiali utilizzati in architettura e arredamento, quindi la problematica di come applicarli è subordinata all’oggetto. Se si tratta dell’antina di una cucina, ad esempio, stampata magari con un sistema UV, il problema di come fissarla non si pone allo stampato, in quanto si utilizzerà il sistema fornito direttamente dal produttore del mobile. In questo senso possiamo anche fare il ragionamento per la decorazione di materiali come cartoncino alveolare, materiali espansi, legno o materiali plastici trasparenti, utilizzati nel settore dell’arredamento. Dove servisse invece creare anche sistemi di fissaggio, è possibile utilizzare i prodotti normalmente utilizzati nel mondo della comunicazione, anche se normalmente stiamo parlando di stampa diretta o su materiali adesivi.

Gc/ki6

 
Kunstdunger – Pixfix
Pixfix safe è un sistema di fissaggio brevettato utilizzabile in svariati settori, da quello della segnaletica a quello pubblicitario. Il primo bisogno che soddisfa è quello dell’invisibilità: il risultato è pulito e il leggero distacco dalla parete dona tridimensionalità all’immagine. Il secondo punto forte di questo fissaggio è la possibilità di applicarlo a targhe di tutti i formati e materiali per un peso massimo di 6 kg. Quello che stupisce di più i tecnici è tuttavia il suo sistema magnetico antimanomissione: una semplice calamita lasciata scorrere sul cartello sposta una monetina in senso orizzontale, bloccando e sbloccando la targa. Una soluzione semplice ma geniale, perché offre svariate possibilità garantendo ottimi risultati ad un prezzo assolutamente contenuto.
kdshop.it

 
Eurmoma – i distanziatori
Il prodotto top seller per Eurmoma per i fissaggi è rappresentato dai distanziatori, di cui vanta una gamma molto ampia e variegata per qualsiasi tipo di impiego. Suddivisi in serie, è possibile scegliere varianti classiche o hi-tech a seconda del contesto, mentre per quanto riguarda le misure c’è solo l’imbarazzo della scelta. Grazie al distanziatore si abbina la funzionalità pratica a quella estetica, valorizzando il prodotto finale.
eurmoma.it

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