Le superfici in resina sono una soluzione di grande effetto per la decorazione di pavimenti, pareti e superfici in genere. Capiamo meglio tipologie, applicazioni e vantaggi
Se parliamo di resine, o meglio di decorazione in resina di superfici, la prima cosa che viene in mente sono gli effetti spatolati, nuvolati o acidati che hanno caratterizzato soprattutto i grandi negozi e showroom negli anni 2000. In realtà questo prodotto unico e particolare nasce a metà del ‘900 come superficie tecnica, utilizzata prevalentemente in ambito commerciale e industriale. Perché? Una superficie continua, ad alta resistenza, impermeabile e inattaccabile alla maggior parte degli agenti dannosi, quindi ideale per magazzini, industrie alimentari, e… parcheggi. La grande flessibilità del prodotto ha poi visto iniziare una sperimentazione che in pochi anni ha portato queste finiture alla ribalta del mondo della decorazione di interni, perché offriva una estrema flessibilità e una unicità di decoro, arrivando anche a vere e proprie opere artistiche.
Oggi sul mercato la resina viene utilizzata spesso per dare una superficie omogenea e resistente in varie tipologie di ambienti, e è diventata anche elemento importante per dare un valore aggiunto alla decorazione digitale di superfici. Ma non solo. La creatività e la ricerca hanno portato a esplorare nuovi ambiti e utilizzi, e oggi ci sono creazioni molto originali e particolari anche nel campo dell’oggettistica, del complemento di arredo e del design.
Per capire meglio tipologie, caratteristiche e utilizzi di questi materiali, abbiamo interpellato Alberto Valentini, fondatore e responsabile di Top Resine, società specializzata nei cicli di applicazioni per grandi superfici e da qualche anno protagonista del mondo del design e dell’oggettistica con il brand Valentini Milano.
Pubblitec – Quali tipologie di resine sono disponibili sul mercato e per quale utilizzo?
Valentini – Sul mercato sono disponibili numerosissimi tipi di resine: epossidiche, poliuretaniche, acriliche, viniliche, poliesteri, furaniche… l’elenco risulta lunghissimo se non infinito, considerando tutti i loro derivati.
Le resine sono impiegate praticamente in quasi tutti i settori produttivi, dall’edilizia ai tessuti, dal settore nautico al settore imballi e confezionamento, dal settore aereonautico alla produzione di arredi e gioielli. Nel settore edilizia- arredo e stampa, le resine vengono utilizzate per produrre collanti, impermeabilizzanti, vernici ed altre innumerevoli lavorazioni per la finitura d’interni.
Pubblitec – Le pavimentazioni sono sicuramente la prima applicazione che viene in mente parlando di resina, ma quali altri prodotti possono essere realizzati?
Valentini – Non c’è architetto o addetto ai lavori che non conosca le pavimentazioni in resina. Il loro utilizzo, al di fuori dal settore industriale per il quale erano state concepite, si concretizza a partire dai primi anni 90.
Oggi la fattibilità di realizzazione di superfici in resina per pavimenti e rivestimenti ad uso civile è realtà data per scontata ed apprezzata, in vista anche della possibilità di ricoprire superfici esistenti come per esempio piastrelle o marmo senza la loro rimozione e con spessori contenuti in pochi millimetri (2/3 mm). Si ottengono così pavimentazioni in resina con finiture materiche, finiture lisce e vetrose (autolivellanti), pavimentazioni con immagini ad effetto 3D (tridimensionale). La continua ricerca di nuove soluzioni e di nuovi prodotti ha fatto sì che nell’ultimo periodo si sviluppasse l’utilizzo di alcune tipologie di resina per la realizzazione di arredi e di finiture.
Ed ecco che troviamo sul mercato:
- tavoli in legno/resina, in cui un materiale caldo e nobile come il legno viene legato e valorizzato da colate in resina trasparente o colorata in semitrasparenza;
- ricopertura e finitura di arredi: cucine, mobili living, porte con finiture materiche minimaliste;
- lampade realizzate con inglobamenti di oggetti in resine trasparenti o colorate o con tessuti in fibra di vetro (vetroresina);
- opere artistiche, gioielli, complementi di arredo;
- quadri e pannelli artistici, nei quali l’artista può coniugare la “vetrosita’” della resina, la sua trasparenza e la lucentezza insieme a sfondi realizzati con tecniche tradizionali come la pittura con acrilici, decoupage, ecc.
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Nello show room di circa 200 mq. dedicato alla nuova linea ecco pezzi unici d’illuminazione e svariatissimi complementi d’arredo, e dove saltuariamente vengono coinvolti altri artisti per una collaborazione diretta, creando piacevole fusione tra tecnologia, arte, design, e artigianalità.
Top resine e valentinimilano.com risultano essere quindi piccole ma significative strutture nel settore, complete nei vari aspetti della conoscenza professionale, dove non sono mai interessanti i grandi numeri, ma il riconoscimento professionale, che ha consentito in questi anni di crisi di non “mollare”, ma di lavorare con serietà, impegno e determinazione.
www.valentinimilano.com
La continua ricerca della personalizzazione degli arredi e dei complementi d’arredo ha dato impulso alla produzione di pannelli decorativi, adatti da applicare alle pareti sia come quadri, ma anche come rivestimenti di pareti utilizzati anche in ambienti umidi come i bagni. Come supporto per tali realizzazioni, normalmente viene impiegato un pannello in alluminio a basso spessore (prodotto particolarmente stabile) che successivamente viene stampato con le immagini suggerite o addirittura scelte dal cliente. Sula superficie del pannello viene successivamente applicata la resina bicomponente trasparente autolivellante (Top Epo Plus per colata) che, grazie all’effetto vetroso tipico della resina, ne fa risaltare l’immagine. Per decorare tavoli, arredi, ecc si possono stampare le immagini su apposite pellicole adesive che verranno poi “abilmente” applicate sugli oggetti da rivestire e successivamente rivestiti con resina bicomponente trasparente autolivellante (Top Epo Plus per colata). Per realizzare tutti gli interventi descritti, occorre tenere ben presente che la resina è un prodotto liquido e autolivellante, e che occorre quindi organizzarsi nel migliore dei modi prima di procedere alla vetrificazione dei pezzi.
Pubblitec – Le resine vengono utilizzate anche per dare una finitura resistente ad alcuni manufatti. Come reagisce su superfici stampate in digitale? Ci sono tecnologie (Latex, UV, Ecosolvent) più adatte?
Valentini – La resina viene applicata anche su superfici stampate sia per farne risaltare l’immagine valorizzandola con colate trasparenti lucide, sia come protezione della stessa stampa. Bisogna premettere prima che le resine applicabili su una stampa possono essere sia a basso spessore e quindi applicate a spruzzo, rullo, pennello (con spessori di pochi micron), che ad alto spessore da 1 mm fino a diversi centimetri, applicati per colata. Le caratteristiche di protezione delle immagini variano quindi in funzione al prodotto impiegato. Normalmente le stampe Latex, UV o Ecosolvent ricevono bene la sovrapplicazione di entrambe le soluzioni applicative (a basso o alto spessore). Consigliamo però di effettuare comunque sempre prove di verifica.
Pubblitec – Quali i vantaggi di una superficie continua e quali i punti deboli?
Valentini – Se la domanda si riferisce ai pavimenti e ai rivestimenti, la risposta più immediata è che le superfici non presentano le classiche fughe normalmente presenti sulle superfici piastrellate. Questa caratteristica rende le superfici più igieniche e facilmente detergibili. Inoltre la non presenza di fughe rende le superfici meno rumorose se percorse spingendo un carrello, come ad esempio al supermercato.
Oltre all’estetica personalizzabile, le principali caratteristiche delle superfici in resina che ne determinano il successo sono l’impermeabilità, l’antipolvere, la resistenza meccanica e chimica.
I punti definiti più deboli sono la non facilità di ripristino nel caso di rotture delle superfici soprattutto se lisce, omogenee e monocolore, l’ingiallimento ai raggi UV (virata molto variabile in funzione al tipo di resina e alla formulazione del prodotto), resistenza al graffio soprattutto per quanto riguarda le superfici lisce lucide vetrose.
Pubblitec – E le resine su lavorazioni di stampa….
Valentini – Durante la mia esperienza di realizzazione di pavimenti e rivestimenti in resina ad uso civile, l’artigianalità fa sì che ogni intervento sia “unico” e personalizzato in funzione delle scelte del cliente.
La conoscenza tecnica dei prodotti impiegati e l’esperienza acquisita sul campo non impedisce certo che non ci si fermi mai nella ricerca di nuovi prodotti, di nuove formulazioni degli stessi per sviluppare sempre nuove idee e nuove soluzioni decorative. Anche i “difetti” che l’uso di materiali tecnologici come le resine comporta fanno parte del gioco; il live motive del pezzo unico e artigianale del hand made è valore aggiunto di ogni realizzazione. Questo presupposto credo che debba valere anche per la resinatura di pezzi stampati.
Fonte immagini: TopResine
Top Resine
Il geometra Alberto Valentini si affaccia al settore della resina giovanissimo. Dopo aver maturato vent’anni di esperienza tecnico/commerciale in una società specializzata nel campo delle pavimentazioni in resina come Responsabile Tecnico, decide di costituire nel 1994 la TOP srl, trasformata successivamente in Top Resine srl.
La sua esperienza nel settore delle pavimentazioni industriali realizzate con resine poliesteri ed epossidiche, oltre a quella affinata per rivestimenti chimico resistenti in klinker adatti ai settori chimico farmaceutico ed alimentare, consente a Top Resine di realizzare all’inizio della sua attività pavimentazioni ad alte prestazioni, studiate per una clientela particolarmente esigente, che fortunatamente apprezza fin da subito la rapidità delle risposte e la flessibilità dell’azienda.
A metà degli anni novanta le resine si sviluppano anche nel settore civile, dove vengono apprezzate sia per le caratteristiche di resistenza meccanica che per l’aspetto monolitico senza soluzione di continuità e per la praticità di detersione che le contraddistinguono. Alcuni prodotti che Top Resine già preparava ed utilizzava per le realizzazioni industriali vengono adattati ed impiegati quindi per la realizzazione di negozi e show room; in quel periodo però gli stessi prodotti presentano alcune limitazioni di colori e gradi di finitura che non consentono di accontentare completamente le richieste della clientela. Top Resine quindi sviluppa in proprio nuovi materiali e soprattutto nuove tecniche per soddisfare pienamente le richieste, anche le più disparate.
www.topresine.it