Lumi: un progetto del 2010 che non perde di appeal

Il brief per i designer era chiaro: superare la classica sfera luminosa. Un compito non semplice che richiedeva di rompere il cerchio e abbandonare la perfezione di una forma chiusa per esplorare nuovi territori espressivi. Il diffusore doveva trasformarsi in un gesto fluido, un’impronta leggera come neve fresca. Nasceva così la collezione Lumi di Fabbian, il cui nome, in finlandese, significa proprio neve. Una scelta che sottolinea l’essenza stessa di queste lampade: morbide e leggere, capaci di trasformare lo spazio con la delicatezza dei fiocchi che si posano lievi.

Un design che, negli anni, ha saputo mantenere la sua attualità proprio grazie a questa semplicità sofisticata. Alberto Saggia & Valerio Sommella, i designer, hanno saputo cogliere alla perfezione il senso della forma: ciascun diffusore trasmette emozioni attraverso linee che sembrano modellate dal vento o plasmate dal tempo, come se la silhouette stessa fosse il risultato di un gesto naturale e istintivo. Ma dietro a questa apparente spontaneità c’è la difficoltà della semplicità, come ci insegna Bruno Munari, che trova nella riduzione all’essenza la vera anima del design, eliminando il superfluo senza svuotare di significato. Il nome Lumi, infatti, non è solo una scelta legata alla luce: richiama anche quell’epoca di risveglio intellettuale, il Secolo dei Lumi, quando la luce della ragione e del sapere ha cominciato a dissolvere le ombre dell’ignoranza, come le linee di queste lampade che abbandonano la rigidità geometrica per abbracciare una poetica dell’irregolare. La collezione è costituita da sospensioni, lampade da tavolo, terra, parete e soffitto di molteplici forme e dimensioni, a secondo dello sviluppo in orizzontale, verticale o allungato delle proporzioni, da utilizzare per ambienti interni. Il gruppo Mycena dà inoltre la possibilità di creare composizioni a più vetri utilizzando l’accessorio apposito. Tutti i diffusori sono in vetro soffiato bianco satinato, le strutture portanti sono in metallo verniciato bianco o poliestere rinforzato con fibra di vetro. L’elettrificazione è a tensione di rete per lampade alogene e LED.