La storia di una fiera che accompagna il settore grafico a partire dalle Arti Grafiche artigianali all’Industria Grafica 4.0

history-EingangLa prima edizione di Drupa venne organizzata nel lontano 1951 e a ritmi di 5 e poi 4 anni diventò il massimo riferimento fieristico delle Arti Grafiche a livello mondiale. La prima edizione è una vetrina per la stampa litografica con i primi modelli Linotype e Monotype che sono macchine per la composizione meccanica delle pagine di stampa. Consistevano in una tastiera, collegata a delle cassette in cui venivano conservate le matrici delle lettere, dei segni e degli spazi, e richiamati man mano che il linotipista batteva i segni sulla tastiera.
Altri produttori presenti erano Koenig & Bauer, MAN e Heidelberg. Quest’ultima aveva esposto in fiera ben 19 macchinari completamente operativi, inclusi i vecchi Tiegel e torchi cilindrici, per illustrare la produzione dal vivo. Ed è questo uno dei punti vincenti di questa fiera: le tecnologie esposte erano sempre e sono tutt’ora pienamente operative e riescono a trasmettere ai professionisti le possibilità di applicazione in modo realistico.
Già la seconda edizione dopo 3 anni, quindi nel 1954, con una durata di 16 giorni raddoppiò l’area espositiva a 35.000mq. L’innovazione più importante di quell’edizione era stata proposta dalla tedesca Hell con il Klischograph 151 ottimizzando la prestampa. Un’innovazione che permise la forte riduzione dei tempi di preparazione degli impianti di stampa. Infatti in soli 30 minuti il Presidente della Repubblica di allora Theodor Heuss ricevette la sua foto stampata su carta.
Nel 1958 la Franken & Schleicher, azienda attiva dal 1871 fino al 1979 e poi acquisita dalla MAN Roland, presentò le prime macchine da stampa Offset a 1 e a 2 colori. Ebbe pure il coraggio a cambiare nome aziendale in “Roland Offsetmaschinenfabrik Franken & Schleicher” suscitando scetticismo e disprezzo da parte di Heidelberg. I scettici c’erano e ci saranno sempre!
L’innovazione era continua e nella quarta edizione nel 1962 su oltre 48.000mq di area espositiva era dominata già dalla tecnologia Offset. Aziende come KOR, Wifag, Sakurai erano i player principali. La Screen presentò in quell’edizione il primo scanner a colori.
La fiera si ingrandì ulteriormente raggiungendo nella 5a edizione nel 1972 ben 100.000mq. Già allora il settore delle Arti Grafiche si vedeva in una fase di grande rinnovo tecnologico. La produzione delle macchine Lintoype con lettere di metallo negli USA venne chiusa nel 1970 e contemporaneamente Heidelberg lanciò la GTO e Roland la serie 800 con la prima regolazione dell’inchiostro.
Nel 1977 si raggiunsero ben 1.000 espositori. La prestampa era diventata elettronica e la Crosfield presentò il suo Magnascanner a tamburo. Heidelberg introdusse le prime Speedmaster, i primi inchiostri UV e le prime lastre per la stampa senza acqua che erano argomento di grande discussione. E fu proprio quello l’anno nel quale Benny Landa costituì la ditta “Indigo” per perfezionare la stampa a toner liquido.
La 10a edizione nel 1990 era da considerare la prima edizione “digitale”. Con 25 impianti di stampa roto-offset operative e un’area di 126.000m2 espositivi raggiunse un nuovo record. La Komori, produttore di macchinari di stampa offset, presentò il primo cambio automatico di lastre che venne ritenuto un optional di lusso superfluo. Opinione completamente errata perchè chi oggi non ce l’ha non è competitivo!
Nel 1995 il focus si concentrò sulla maggiore produttività. CTP per il mondo Offset, macchinari DI (Digital Imaging) e la stampa digitale a colori erano gli argomenti più frequenti. Era anche l’edizione nella quale la prima Indigo E-Print 1000 suscitò grande entusiasmo, e Xeikon presentò la DCP-1 come stampante a toner in polvere.landa
Nel 2000 la stampa digitale divenne reale competitor per la stampa offset e Xerox occupò un padiglione intero con i sistemi di stampa DocuColor. Heidelberg e Kodak lanciarono insieme la NexPress e la Karat presentò la Karat-74 DI.
Non era più solo la stampa nel focus della digitalizzazione ma anche il workflow completo dalla prestampa fino al finishing. Era l’anno nel quale Apple trovava i primi ‘seguaci, professionali nelle aziende e reparti di prestampa e il mondo ha iniziato a parlare di “Internet” e comprenderne le potenzialità.
Nell’edizione del 2004 il digitale si fa ancora più presente e espositori come Agfa, Canon, Ocè, Konica Minolta e Ricoh propongono le loro tecnologie a toner. Mentre i player HP, Kodak e Screen sostengono la stampa inkjet come tecnologia vincente. A chiusura della fiera giunse una notizia da San Francisco: Apple comunicò l’introduzione dell’iPhone 3G sul mercato.
Due edizioni dopo, nel 2012, Benny Landa aveva anticipato la promessa di perfezionare per l’edizione 2016 la tecnologia di stampa nanografica. Non era l’unica cosa interessante dell’edizione 2012 ma era indubbiamente l’argomento più riproposto e discusso in questi ultimi 4 anni e accompagnato da curiosità e scetticismo. Vedi il scetticismo del 1958 da parte di Heidelberg nei confronti della stampa offset. Sará che la storia si ripete?
Ed eccolo arrivato a Drupa 2016 non solo festeggiando il suo 70esimo compleanno, ma annunciando i primi beta-tester della nuova Landa S10 identificati con le tedesche Colordruck Baiersbronn e la Elanders di Stoccarda/Waiblingen. Altra conferma di alto rango viene data da Cimpress, il fornitore web-to-print più grande del mondo, per l’opzione di acquisto di 20 macchine del modello S10P per installarle nei vari centri stampa dislocati in tutto il mondo nel corso del 2017.
Si tratta di stampanti digitali in formato B1 (70x100cm) da 13.000fogli/ora presentate su un’area di 3000m2 espositivi. La Landa S10 è un sistema di stampa nanografico adatto per la stampa di cartoni pieghevoli e materiali POP e invece la S10P è equipaggiata di un sistema di voltura foglio e quindi una valida alternativa per la stampa commerciale. La W10 è una stampante a bobina per imballi flessibili e cartone.
Landa ha promesso e ha mantenuto, presentando come di sua consuetudine da abilissimo show-man le sue idee, la sua filosofia e una tecnologia stravolgente che ha i numeri per diventare nuovo riferimento tecnologico a livello qualitativo e commerciale.
Un mercato in movimento e in continua evoluzione. 65 anni per arrivare dall’Artigianato Grafico manuale all’Industria Grafica 4.0 digitale. Produttività e automazione erano fin dagli albori le priorità alle quali si aggiungono ora efficienza, interattività e multicanalità dando nuova linfa per le prossimi edizioni.
L’edizione del 2016 vantava ben 1.837 espositori provenienti da 54 paesi in ben 19 padiglioni. I visitatori erano oltre 260.000 da 188 paesi e il ben 76% è venuto dall’estero. Indiscussa fiera leader del settore delle Industria Grafica 4.0!
La prossima edizione di Drupa si terrà dal 23 giugno al 3 luglio 2020 nuovamente nella location ormai storica di Düsseldorf.

Hs/ki6
drupa.com

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